Aquarius 2, la nave di Sos Mediterranée, ha tratto in salvo 50 persone a largo delle coste libiche. Lo ha reso noto il ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha accusato l’Ong di aver intralciato il lavoro della Guardia costiera libica e ha annunciato che denuncerà “per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina chi aiuta gli scafisti.”
Intanto, l’Autorità marittima di Panama ha dichiarato di aver ricevuto pressioni economiche e politiche da parte dell’Italia per revocare l’iscrizione dell’Aquarius dal proprio registro navale.
Sos Méditerranée e Medici Senza Frontiere si dichiarano “sconvolte” da questa rivelazione, sostenendo che il “provvedimento condanna centinaia di uomini, donne e bambini, alla disperata ricerca di sicurezza, ad annegare in mare e infligge un duro colpo alla missione umanitaria di Aquarius.”
SOS Mediterrannee e MSF chiedono all’Europa di permettere all’Aquarius di poter continuare ad operare nel Mediterraneo centrale e di far sapere alle autorità panamensi che “le minacce del governo italiano sono infondate o di garantire immediatamente una nuova bandiera per poter continuare a navigare”.
Karline Kleijer, responsabile delle emergenze per Msf ha dichiarato che leader europei sembrano non avere scrupoli nell’attuare tattiche sempre più offensive e crudeli che servono i propri interessi politici a scapito delle vite umane. Negli ultimi due anni, i leader europei hanno affermato che le persone non dovrebbero morire in mare, ma allo stesso tempo hanno perseguito politiche pericolose e male informate che hanno portato a nuovi minimi la crisi umanitaria nel Mediterraneo centrale e in Libia. Questa tragedia deve finire, ma ciò può accadere solo se i governi dell’Ue permetteranno all’Aquarius e alle altre navi di ricerca e soccorso di continuare a fornire assistenza”.
Fonte: Ansa