Insieme alle rotte dei migranti che non possono superare le tremende prigioni libiche e raggiungere l’Europa via mare, l’Organizzazione non governativa Open Arms sposterà la sua opera di salvataggi in mare verso lo stretto di Gibilterra, che connette Marocco e Spagna, e nel Mare di Alboran, in aiuto alle navi compagne già attive in quella zona di mare.
Lo annuncia il fondatore Oscar Camps al Corriere: “Siamo in balia della speculazione politica, l’Unione europea alimenta i populismi: pagano Erdogan, milioni di euro, pagano la Libia, e i trafficanti siamo noi”.
La conseguenza più immediata di questa politica messa in atto dal governo italiano è stata la chiusura dei porti di Italia e Malta e la paralisi di numerose organizzazioni umanitarie, come pure l’aumento del flusso migratorio verso il sud della Spagna.
Intanto Federica Mogherini mette in chiaro che l’Europa intende supportare tutti i paesi facenti parte della ” Operazione Sophia“, riguardo la rotazione dei porti di sbarco, missione volta a fronteggiare il commercio di esseri umani in porti come la Libia.
Nel frattempo in acque libiche non ci sono Ong attive per poter soccorrere le persbone in difficoltà.
Fonte: corriere.it