Il Vicepresidente Luigi Di Maio ha attaccato il Pd e Forza Italia, le opposizioni nel Parlamento italiano, accusandole di manovrare lo spred.
Secondo Di Maio, le opposizioni non riuscendo a fare politica, utilizzano gli strumenti mediatici per far alzare lo Spred: “Sono irresponsabili nemici dello Stato”, ha dichiarato inoltre in un post sul blog dei Cinque Stelle intitolato I nemici dell’Italia.
L’attacco di Di Maio alle telecomunicazioni e all’editoria è lanciato nei confronti di Silvio Berlusconi, a cui il ministro dell’Economia non promette alcuna garanzia.
Il dissenso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella intanto si è fatto sentire. “La Costituzione– dichiara- chiede equilibrio di bilancio. La Carta fondamentale rappresenta la base e la garanzia della nostra libertà, della nostra democrazia”.
“Avere conti pubblici solidi e in ordine è una condizione indispensabile di sicurezza sociale, soprattutto per i giovani e per il loro futuro” ha sottolineato Mattarella, mentre Matteo Salvini e Di Maio assicurano di non toccare la Costituzione e che non c’è bisogno di preoccuparsi.
L‘Osservatorio dei conti pubblici è però di un altro avviso: Carlo Cottarelli si esprime così sui numeri del Def, “Fissare il deficit al 2,4% del Pil per i prossimi 3 anni significa rendere l’Italia più fragile e più esposta alle oscillazioni dei mercati finanziari”. L’Italia resta quindi più esposta del passato agli choc esterni e un deficit più alto toglie toglie spazio a manovre di sostegno all’economia nel caso l’Italia cadesse in recessione.
Ieri, domenica 30 settembre, in 70 mila erano presenti a Roma, in Piazza del Popolo alla manifestazione del Pd contro il Governo. Un’altra fetta dell’opposizione è scesa in piazza a Milano: oltre a bandiere del partito democratico erano presenti anche bandiere dell’Unione Europea.
Il segretario Maurizio Martina ha spiegato che “Serve un nuovo Pd per una nuova sinistra” citando Corbyn e Bauman, mentre dalla piazza si è levato il coro “Unità! Unità!”
Fonte: La Repubblica